4 modi per organizzare le campagne digitali

In questo articolo presento 4 modi che ritengo efficaci per organizzare le campagne digitali. So che è un argomento largamente dibattuto, anche da fonti autorevoli: penso ad esempio a Google Adwords, il quale chiarisce già nelle prime pagine delle sue guide quanto sia importante l’organizzazione (in termini di account, come di obiettivi, etc..). In questo articolo cercherò di dare un approccio più trasversale.

Perchè organizzare le campagne digitali

Innanzitutto: perchè serve organizzare le campagne digitali? E’ importante in primo luogo per una questione di “ordine” mentale: essere organizzati è il primo modo per essere efficienti.

Organizzare le campagne digitali è fondamentale soprattutto per una questione di efficacia: raggiungerò più risultati, più qualitativi e con più ritorni.

4 modi per organizzare le campagne digitali

#1 – Per argomenti

Immaginiamo di promuovere il nuovo ristorante di Luigi: è più efficace organizzare le campagne per temi distinti; ad esempio, potremo avere:

  • una campagna per promuovere il servizio di pizzeria take away
  • una per la promozione delle cene a tema
  • una ulteriore per promuovere le offerte last minute
  • Organizzare per temi / argomenti distinti le campagne ci consente in primo luogo di essere più precisi nei confronti dell’utente finale in termini di pertinenza (se cerca pizzeria, non facciamo vedere un ristorante indiano) ma anche per una questione di qualità degli annunci pubblicitari.

    #2 – Per obiettivi di comunicazione

    Organizzare le campagne di comunicazione per obiettivi di comunicazione è il secondo suggerimento:

    • Awareness: alcuni media di comunicazione sono più idonei per spingere la popolarità di un marchio (TV, GDN, Social, Influencer platform, …)
    • Conversioni: per spingere le vendite su un ecommerce potremo ad esempio utilizzare campagne Google Shopping o Multiproduct Adv su Facebook, … per la compilazione di form di informazioni altri media, etc…
    • Conversioni offline: per servizi legati all’emergenza (ad esempio un carrozziere che vuole promuovere il servizio di assistenza h24) potremo impostare una campagna di sola chiamata

    Organizzare le campagne per obiettivi di comunicazione differenti vuol dire anche considerare le geolocalizzazioni differenti, che dovranno essere considerate: se voglio spingere il mio business in Italia e in Germania, dovrò creare almeno 2 campagne (una in Italiano e una in Tedesco), etc…

    #3 – Per fasi del processo di acquisto

    Analogamente a quanto sopra, è consigliabile organizzare il processo comunicativo per fasi del processo di acquisto. Per semplicità riassumo:

    • Stimolo iniziale: comunicare nella fase in cui l’utente non sa di volermi non è semplice; si dovranno utilizzare strumenti volti a sollevare aspetti nascosti del mio potenziale cliente (penso ad esempio a TV, Social, Rete display di Google, …)
    • Ricerca attiva di informazioni: internet ha allargato enormemente le opportunità di visilibità; in questa fase dovrò essere all’interno delle alternative per il mio utente (SEO a parte, parlo di campagne Adwords su rete di ricerca, comparatori di prezzo, affiliazione, …)
    • Acquisto: i media digitali aiutano anche nelle fasi di chiusura e conversione; organizzare le campagne in modo da “parlare” a chi è già pronto all’acquisto è fondamentale in questo caso per formulare una proposta personalizzata in ogni touch point che presidiamo (campagne shopping, remarketing su display e su Facebook, …)
    • Post-vendita: fare la vendita non chiude il processo di acquisto; comunicare nei momenti successivi e riuscirci con efficacia vuol dire intercettare l’utente nel momento in cui potrebbe avere più bisogno di te (in termini di assistenza) ma anche in un momento di forte emozionalità (ad esempio per cogliere occasioni di cross e up selling)(mi riferisco in questo caso a moderni strumenti di digital analytics, remarketing su chi ha fatto acquisto, recensioni, blogging, social, app, dem, promozioni…)

    #4 – Per personas

    Riuscire a parlare nel modo giusto a tutte le differenti persone che potrebbero essere interessati ai miei prodotti è importantissimo. Immagina che tra i tuoi potenziali clienti ci siano:

    • Marco: 32 anni, attento alla tecnologia, sempre in movimento, utilizza smarphone
    • Giovanna: 55 anni, casalinga, poca predisposizione al digitale, utilizza occasionalmente il computer desktop

    Organizzare due campagne, differenti tra tutti i Marco e tutte le Giovanne che potrebbero acquistare i tuoi prodotti, ti permette di raggiungerli con maggiore efficacia: parlerai la loro “lingua”, comunicherai attraverso i dispositivi che maggiormente preferiscono, nei momenti della giornata in cui sono più predisposti all’acquisto o alla ricerca di informazioni, etc..

    A seconda della complessità degli obiettivi, utilizzare uno o più di questi sistemi di organizzazione ti aiuterà a attirare come una calamita i clienti. Fermo restanto che l’organizzazione richiede una profonda conoscenza del settore e del prodotto / servizio che si promuove e che il lavoro non finisce con il set up, continuando invece a ciclo continuo con ottimizzazioni continue delle campagne.

    E tu cosa ne pensi? Come organizzi o come vorresti organizzare le tue campagne?

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