Consulenza di comunicazione: punti di vista razionale e emozionale

Durante le sessioni di consulenza di comunicazione, negli ultimi anni, mi sono reso conto sempre di più dell’importanza di mantenere un punto di vista il più possibile oggettivo. Soprattutto nella fase di analisi iniziale. Probabilmente sembrerà un aspetto banale, ma è un tema molto importante per la buona riuscita della consulenza.

1 – Evitare la totale mancanza di oggettività

Quello che è da evitare è la completa mancanza di oggettività:

himalaiaaltored

Guardare un oggetto da vicino o da lontano ci fa percepire una dimensione differente dell’oggetto stesso. Pensate ad esempio alle dimensioni della catena dell’Himalaia: senz’altro una osservazione dal cielo ci permetterebbe di comprenderne la maestosità, ma al contempo di averne una visione di insieme. Come anche una osservazione delle stelle qui dalla terra è ben diversa che da più vicino. Una visione da vicino consente un maggiore dettaglio.

2 – Mantieni un approccio sia razionale che più emotivo

Entrambe le osservazioni, quella da lontano (e dunque razionale) e da vicino (più emotiva e sensibile) sono utili nel processo perché permettono di percepire sfere e sfumature differenti: “allontanarsi” dal problema è un approccio scientifico che ci permette di osservare con maggiore razionalità e di avere una migliore visione delle cose. Una campagna di comunicazione anche molto complessa, scomposta nei suoi micro-fattori e messi nel giusto ordine, diventa gestibile in un modo più efficace. Al contrario, una visione più emozionale ci permette di cogliere gli aspetti più sottili, un po’ come una lente di ingrandimento.

Entrambe le sfere sono necessarie per la strutturazione del media plan:

  • gli aspetti più razionali verranno utilizzati per rappresentare le caratteristiche del prodotto / servizio
  • gli aspetti più profondi, invece, ci aiuteranno a conversare con le sfere più intime della nostra target audience (cervello limbico)

Nella consulenza di comunicazione è utile mantenere questo approccio in tutte le fasi, dalla osservazione preliminare, alla analisi della situazione attuale rispetto a quella desiderata, alla definizione degli indicatori di misurazione. Supportati da numeri e dati di analisi, infine, sarà anche più semplice elaborare la migliore strategia di comunicazione.

Vantaggi “collaterali”

illusioneUtilizzare un approccio di questo tipo nella consulenza comunicazione e di marketing, come aspetto secondario ma altrettanto importante, ci evita inoltre spiacevoli inconvenienti con il cliente: avremo una visione completa e saranno minimizzati i rischi di fraintendimento, che potrebbero addirittura portare a un relazione compromessa.

Un cerchio, un rettangolo (entrambe vere) o un cilindro (la realtà)?

A questo proposito consiglio in ogni caso di dare continui feedback (via mail è meglio): è mia abitudine, finito in incontro da un cliente, riepilogare cosa ci siamo detti; appena possibile invio una mail di recap di quanto condiviso durante l’incontro. “vedere” su carta aiuta a rafforzare nella testa di tutti gli interlocutori i concetti.


Voi che modo avete per organizzare e tenere le sessioni con i clienti? Contattatemi per ulteriori informazioni!