Essere puntuali: de puntualitatis, ode alla puntualità

Essere puntuali, ma perché è cosi importante? Dal mio punto di vista, puntuali si nasce. Di converso, chi non lo è, non lo è per DNA. Come per altre cose, anche in puntualità ci si può allenare, e l’allenamento porta (quasi) sempre ottimi risultati.

Il guaio nell'arrivare puntuali agli appuntamenti è che non c'è mai lì nessuno ad apprezzarlo. (Antonio Amurri)

Essere puntuali: etica della reciprocità

Essere puntuali è una forma di rispetto nei confronti del prossimo.

Per una vera e propria etica della reciprocità: la storia è piena zeppa di bibliografia in merito. Dall’ebraismo al Vangelo e ancora prima nelle massime della filosofia greca emerge un concetto semplice semplice di “non fare agli altri ciò che non vuoi venga fatto a te”. Immagina che per un tuo ritardo, ad esempio, potresti far slittare l’agenda del tuo prossimo: succedesse a te non darebbe fastidio?

Essere puntuali: valore del tempo

Una delle risorse più preziose, per tutti, è il tempo ed essere puntuali è un modo per testimoniare che il tempo altrui e il nostro valgono (almeno) lo stesso. Una banalità? Forse, ma la ritengo una banalità da approfondire e su cui riflettere.

Questo vale in entrambi i sensi: che sia stato tu o il tuo interlocutore a indire una riunione, meeting, etc.. La persona con cui ti devi incontrare, magari, ha fatto le corse, annullato altre pratiche, spostato appuntamenti.. tutte task che hanno un costo, magari non direttamente monetizzatile. Arrivare in ritardo: costa almeno il tempo perso dal tuo interlocutore ad attenderti.

Essere puntuali: conviene

Il tuo interlocutore potrebbe avere un tempo prefissato per te. Arrivare in ritardo a questo appuntamento potrebbe costarti del tempo prezioso per approfondire tematiche o questioni di elevata importanza. Personalmente mi piace convocare riunioni a orari precisi e specificando bene la durata del meeting: arrivare in ritardo, semplicemente, equivale a perdersi un “pezzo” di riunione. Costi quel che costi.

Chiaramente, al contrario, essere puntuali diventa quasi una questione di religione: se indico una riunione e io per primo arrivassi all’orario che più mi comoda?

Essere puntuali: alibi e bugie

“C’era sciopero dei treni”, piuttosto che “un traffico infernale”, sono alibi con la vita molto corta. Perché in realtà anche il tuo interlocutore ha treni, piuttosto che svariati km da percorrere, magari condizioni meteorologiche, … dunque non ci sono scuse: gli alibi sono in realtà “bugie” nei confronti di noi stessi. Tardiamo perché non siamo stati in grado di pianificarci o di prevedere una avversità.

In più, diciamoci la verità, gli alibi dopo un po’ diventano ripetitivi. In più, maggiori sono le scuse che proviamo a dare, più elevato è lo sforzo per ricordarci tutte le scuse che portiamo alle varie persone (come un personaggio a cui ho sentito dire che era morto il cane qualche decina di volte). E quanto “brutte” sono le espressioni che facciamo quando portiamo scuse sempre più “innovative”?

I ritardi stufano. Stop.

Alcuni suggerimenti per essere puntuali

A me piace essere puntuale. Non è solo per il mio interlocutore, ma è anche per una mia maggiore tranquillità mentale. Ritengo che faccia parte del gioco:

  • Nel lavoro: arrivare puntuale a un appuntamento di lavoro è parte del meeting stesso. Riesco a essere più rilassato e concentrato
  • Ma anche nella vita personale: arrivare per primo a uno dei concerti a cui suonerò mi aiuta a prevedere eventuali criticità e a godermi appieno il momento; arrivare a una cena in anticipo, magari con qualche collega, mi permette di bermi un aperitivo con calma, …

Credo che siano poche le “regole”, ammesso di poterle considerare tali:

  • organizza: avere una agenda dei propri appuntamenti è fondamentale. Ti permette di incasellare le cose nell’ordine giusto e ti consente anche, con un po’ di esperienza, di capire la “fattibilità” di una giornata (un appuntamento dietro l’altro, con km di distanza magari, … diventa ammirevole lo sforzo, ma una garanzia di non farcela)
  • metti in priorità: elenca le varie azioni, telefonate, appuntamenti in modo che tutto abbia la giusta priorità. Fare cose poco urgenti prima di cose tanto importanti causa un aumento ingiustificato di stress. E del rischio di fare le cose male o con fatali improvvisazioni
  • prevedi: se hai spostamenti che prevedono una “logistica” diversa dalla tua quotidianità, informati e cerca di prevedere alcuni eventi che potrebbero ostacolarti; condizioni meteo, lavori sul tragitto, scioperi dei mezzi, eventi, .. ti basta il tuo smartphone: internet e un navigatore satellitare
  • anticipa: il paradosso è quello di anticipare il ritardo. Ovvero: se prevedi ci si metta 1 ora, parti con un ulteriore piccolo vantaggio. Nella peggiore delle ipotesi ti sarai guadagnato un caffè prima del tuo appuntamento

La puntualità porta direttamente e proporzionalmente una diminuzione di: insulti, rischio di multe, stress, … Ma se proprio sei in ritardo, sul serio, basta un piccolo accorgimento: AVVISA!


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