Perchè abbiamo bisogno delle emoticons?

Facebook reaction, ma prima ancora WhatsApp e tutto il resto. Siamo invasi dalle emoticons, entrate a pieno regime nelle nostre vite e nel nostro vocabolario.

Le mie sopracciglia parevano sugli occhi due accenti circonflessi, ^ ^, le mie orecchie erano attaccate male, una più sporgente dell’altra; e altri difetti...- Luigi Pirandello, Uno, nessuno e centomila

Cosa sono le emoticons e a cosa servono?

Cosa sono le emoticons? Nella sostanza sono delle riproduzioni stilizzate di espressioni facciali umane. Ok, ma a cosa servono? Servono per “condire” le conversazioni su telefono, SMS, Internet e Social in generale: si utilizzano come componente extra-verbale alla comunicazione.

Secondo Wikipedia il termine deriva dall’accostamento tra le parole “emotion” + “icon”, ovvero “una icona che esprime emozioni”.

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Perché abbiamo bisogno delle emoticons?

Da un lato le emoticons hanno arricchito la nostra comunicazione: sono un metodo simpatico di trasmettere emozioni. La verità più profonda, volendo malignare, è che le emoticons stanno diventando sempre di più il paracadute del nostro italiano. Scriviamo sempre meno, abbiamo perso il fascino di voler scrivere bene una frase, un lettera, un concetto. Corriamo ogni giornata sempre più velocemente, scriviamo in modo ancora più rapido. La comunicazione è sempre più “#twittosa” (e quindi sempre più breve).


Le emoticons non sono sinonimo di pigrizia, ma di paura. Di cosa? Di essere fraintesi.
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